Il 25 maggio 1966, nel pieno di uno scontro tra due linee nel Partito Comunista Cinese in cui la posizione di Mao Zedong rischiava di soccombere, una giovane docente di filosofia dell’Università Beida di Pechino, Nie Yuanzi, affisse all’ingresso dell’ateneo un manifesto scritto a mano a grandi caratteri in cui criticava il rettore dell’Università e i vertici del partito della capitale definendoli «neri banditi antipartito» e accusandoli di condurre l’istituzione universitaria secondo uno spirito borghese e reazionario. Inoltre, invitava i giovani cinesi a combattere contro il revisionismo.
La risonanza di questo dazibao fra gli studenti e i giovani fu tale che ovunque si prese ad affiggere giornali murali di critica verso determinate posizioni politiche. Migliaia di studenti proclamarono la propria adesione alla Rivoluzione culturale e iniziarono ad unirsi alle Guardie rosse.
Lo stesso Mao il 1° giugno riconobbe l’importanza dello scritto di Nie Yuanzi e della mobilitazione che aveva suscitato promuovendone la lettura alla radio e la pubblicazione sull’organo centrale del partito «Renmin Ribao» («Quotidiano del Popolo»). Di più: il 5 agosto, durante il Plenum della resa dei conti del Comitato Centrale del PCC, Mao affisse un proprio dazibao alla porta della sala delle riunioni. Il primo dazibao di Mao Zedong si apriva con un celebre slogan:
Bombardare il quartier generale
Il mio dazibao
Il primo dazibao marxista-leninista apparso in Cina e l’articolo del commentatore del «Renmin Ribao» sono scritti in modo veramente magistrale! Sarebbe bene che i compagni li leggessero di nuovo. Tuttavia, durante più di 50 giorni alcuni compagni dirigenti dai livelli centrali a quelli locali hanno agito in maniera diametralmente opposta. Adottando la posizione reazionaria della borghesia hanno applicato una dittatura borghese e soffocato il nascente movimento della Grande rivoluzione culturale proletaria. Essi hanno capovolto i fatti, confuso il nero col bianco, accerchiato e represso i rivoluzionari, soffocato le opinioni diverse dalle loro e imposto il terrore bianco. Senza esitare davanti a niente hanno gonfiato l’arroganza della borghesia e abbattuto il morale del proletariato. Che perfidia! Considerato in rapporto alla deviazione di destra del 1962 e alla tendenza erronea del 1964 apparentemente “di sinistra” ma in realtà di destra, non deve tutto ciò farci riflettere profondamente?
Mao Zedong
5 agosto 1966
Questa pagina raccoglierà citazioni, manifesti e slogan della storia e della contemporaneità, corredati quando necessario da una breve presentazione o dalla traduzione dei contenuti.
Palmiro Togliatti (1893-1964).
Fonte della foto: https://www.ilriformista.it/palmiro-togliatti-il-migliore-o-il-peggiore-190121/
«Vano sarà aver scritto nella nostra Carta il diritto di tutti i cittadini al lavoro, al riposo, e così via, se poi la vita economica continuerà a essere retta secondo i principi del liberalismo, sulla base dei quali nessuno di questi diritti mai potrà essere garantito».
Palmiro Togliatti
«Distruggiamo definitivamente il burqa!»
«Lavoratrice dell’Oriente, entra nelle file dei costruttori del socialismo.
Liberati dalla schiavitù.
Vai in fabbrica.
Entra nel kolchoz.»
«Libertà, indipendenza! Abbasso il colonialismo!»
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«Risposta al colonialismo!»
Fonte della foto: https://zavtra.ru/upl/20000/alarge/pic_5641788b7ae.jpg
«Gloria al soldato liberatore!»
27 gennaio 1945: i soldati dell’Armata Rossa liberano il campo di concentramento di Auschwitz.
Francesco Del Casino, Gramsci insorge con la GKN (2023).
Fonte della foto: pagina Facebook Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori GKN Firenze
Opera (2023) del maestro senese Francesco Del Casino donata ai lavoratori in lotta in occasione della sentenza del Tribunale di Firenze che considera illegittimo il licenziamento collettivo dei 185 dipendenti GKN di Campi Bisenzio (Firenze).
Francesco Del Casino è nato a Siena, dove si è diplomato maestro d’arte al locale Istituto d’Arte. Tra il 1965 e il 1985 ha insegnato Educazione artistica alla Scuola media di Orgosolo (Nuoro), e insieme agli studenti ha affrescato con murales i muri delle abitazioni del paese ispirandosi alla storia e alle lotte del dirigente comunista sardo Antonio Gramsci, vittima della repressione fascista. Tornato a Siena, continua la sua carriera artistica come pittore di murales, scultore, ceramista e illustratore.
Il collettivo di fabbrica GKN continua la sua lotta per un futuro di reindustrializzazione e di dignità umana e civile, una lotta aperta ed estesa a tutte le realtà che cercano la strada dell’emancipazione dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
7 novembre. Giorno della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre.
Fonte della foto: https://pantv.livejournal.com/
“I cani dell’Intesa: Denikin, Kolčak, Judenič”. Manifesto di Viktor Den’, 1919.
Fonte della foto: https://vfl.ru/fotos/foto_zoom/228c995237578476.html?antid=1
Questo strano volantino voleva rassicurare gli elettori che si apprestavano a votare per eleggere i membri dell’Assemblea Costituente e per scegliere tra monarchia e repubblica nel referendum del 1946.
La campagna della Chiesa contro i comunisti aveva buon gioco in un’Italia arretrata e uscita dal Ventennio fascista e dalla guerra. La paura dei comunisti si basava anche sul fatto che fossero considerati dei “senza Dio” che, in caso di presa del potere, avrebbero cancellato chiese e preti e costretto all’ateismo l’intera popolazione.
Ebbene, il PCI decise di fare chiarezza sul punto, dichiarandosi né ateo né contrario ai principi di Cristo, e ammettendo che la maggioranza dei propri aderenti non aveva rinunciato alla fede cattolica.
IL PARTITO COMUNISTA
non è ateo
Si dice che
“La Chiesa non può ignorare i partiti, ne può non prendere buona nota se tra i partiti ci siano di quelli che si ispirino a concezioni contrarie ai principi di Cristo,,.
Ebbene noi diciamo che la Chiesa può prendere buona nota che il nostro Partito, il Partito Comunista Italiano, non è un Partito ateo: non è contrario ai principi di Cristo:
primo: PERCHE’ ESSO NON PONE L’ATEISMO COME CONDIZIONE DI ISCRIZIONE AL PARTITO;
secondo: PERCHE’ LA GRANDE MAGGIORANZA DEI SUOI ISCRITTI E’ DI FEDE CATTOLICA E PRATICANTE;
terzo: PERCHE’ IL NOSTRO PARTITO CONDANNA OGNI FORMA DI INTOLLERANZA RELIGIOSA E ANTI-CLERICALE.
Un simile atteggiamento dovrebbe rallegrare l’animo di ogni cattolico sincero e in particolare di ogni sacerdote, che dovrebbe vedere da ciò enormemente facilitata la propria opera di proselitismo e di catechizzazione.
Votate il Partito Comunista Italiano
Votate per la Repubblica
Mao Zedong (1893-1976).
Fonte della foto: https://www.abc.net.au/news/2016-05-16/china-silent-on-50th-anniversary-mao-zedong-cultural-revolution/7416466
Se, arrivati ad una teoria giusta, ci si accontenta di farne argomento di conversazione, per poi lasciarla da parte senza metterla in pratica, questa teoria, per quanto bella possa essere, è priva d'ogni significato.
«Sulla pratica» (luglio 1937)
Dolores Ibarruri, “La Pasionaria” (1895-1989).
Fonte della foto: https://www.ccisim.it/wp-content/uploads/2015/11/dolores-ibarruri.png